Descrizione:
A partire da sabato 27 fino alle prime ore di martedì 30 ottobre 2018 l'Italia è stata colpita da una violentissima tempesta di scirocco, che si è accanita senza soluzione di continuità dal Trentino-Alto Adige fino al Friuli-Venezia Giulia: i meteorologi le hanno dato il nome di “Vaia” e con raffiche anche superiori a 200 km/h ha raso al suolo vaste porzioni di foresta.
La superficie abbattuta è stimata in 45.000 ettari, per una massa complessiva di legname atterrato che solo nella montagna carnica è pari a 1 milione di metri cubi.
Davanti a un evento di questa portata, simile solo all’alluvione del 1966 e forse più grave, i proprietari forestali, le imprese boschive, la pubblica amministrazione e la società civile si sono prontamente attivati per gestire l’emergenza, mettere in sicurezza le principali infrastrutture, fare la “conta dei danni” e cominciare il lento recupero del materiale legnoso.
Nei mesi successivi l’evento anche il Consorzio Boschi Carnici, con il suo personale tecnico, è stato coinvolto nell’affrontare le criticità iniziali determinate da Vaia, e nell’inevitabile censimento delle superfici abbattute, toccando con mano la gravità dei danni e proponendo tipologie di intervento differenziate, caso per caso e in considerazione delle effettive esigenze operative.
Gli effetti della tempesta Vaia sono stati devastanti anche in Carnia e, a un anno e mezzo di distanza, il “conteggio dei danni” ha portato a delineare un quadro sconcertante dal punto di vista ambientale e economico, complesso per quanto attiene alla gestione dell’emergenza.