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Obiettivi del PGF_1

Assecondare la tendenza strutturale dei boschi
 A partire dalla suddivisione dei soprassuoli in “tipi forestali” omogenei e analizzando l’interazione tra i fattori ecologici attivi in un dato luogo e le caratteristiche intrinseche di ogni specie, si scelgono di volta in volta linee di intervento improntate alla Selvicoltura naturalistica.
Si tratta, in altre parole, di un sistema di gestione flessibile, basato sulla conoscenza delle dinamiche di ogni singolo bosco, che mette in campo un approccio “prossimo alla natura” basato in particolare sulla ricerca della rinnovazione naturale, il raggiungimento di strutture irregolari e articolate e riducendo al minimo gli apporti di energia esterna.
Aumentare la complessità strutturale del popolamento forestale equivale a migliorarne la stabilità ecologica e garantirne la RESILIENZA, e cioé la capacità di riacquistare le caratteristiche originarie dopo un disturbo.
La resistenza è invece la capacità di un ecosistema di contrastare un disturbo.
Per uno stesso popolamento forestale e rispetto ad un determinato tipo di perturbazione, resilienza e resistenza cambiano nelle varie fasi di sviluppo.
Ecco spiegata l'importanza per un comprensorio forestale di vedere rappresentate tutte le fasi di sviluppo,   

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